Era usanza nella capitale che, a diciotto anni, si partecipasse al rito chiamato "Le Ali della Fenice". Esso consisteva nell'affrontare la Montagna Regina e una volta in cima, lanciarsi da più di mille metri per poi cadere nel Fiume di Cenere da bambino per riemergere Uomo.
Non a tutti era concesso di parteciparvi, era il Re a decidere chi potesse farlo, ed era raro che fosse più di uno il partecipante. Tale rito, era considerato una sfida divina, qualcosa che solo eroi, dei e gloriosi guerrieri potevano affrontare. Era anche un modo, per il Re, di circondarsi di leali e potenti guerrieri. La maggior parte dei partecipanti che finiva il rito infatti, diventava un guerriero del Re.
Al piccolo bambino trovato ai piedi dell’altare, gli venne dato il nome di Erick Browsted. Sin dall'infanzia, al bambino, venne insegnata la disciplina, l'ordine, l'uso della spada e della magia di base, le lingue più conosciute e l'antico stile di combattimento delle Truppe Alate, il tutto per prepararlo al meglio per la sfida che lo attendeva. Fu il Re in persona a desiderare più di qualsiasi altra cosa, che quel bambino dal passato misterioso diventasse una sua personale guardia, e i motivi sono ben intuibili, d'altronde, stiamo parlando del bambino del fuoco.
E così, con un destino già scritto, Erick andava avanti con gli occhi bendati sicuro di dove stesse andando, e il giorno del suo diciottesimo compleanno ricevette l'invito di presentarsi difronte al Re per essere iniziato al rito.
La mattina si alzò di buon ora e dopo una colazione veloce si mise in cammino per andare nella sala del Re.
La lunga scalinata alberata sembrava essere infinita, per ogni scalino salito ne apparivano altri tre, una sorta di spirale infinita. In cima, imponente, vi era il castello del Re, il Castel del Cielo.
All'interno le gigantesche mura davano l'impressione di entrare in un luogo mistico. Lungo i corridoi ogni quattro passi c'era un quadro raffigurante una delle trecento guerre tra dei e oscurità. Il grande portone segnava l'inizio della sala reale e dentro infatti, davanti ad una grande vetrata, c'era il trono del Re. Un grande trono di pietra nera e lucida decorato con oro e diamanti blu. Li sedeva il Re della capitale, Re Oriun Yarlei, un uomo alto e dalla folta barba rossastra, nato schiavo e divenuto la persona più importante del Regno.
<<Vieni avanti figliuolo>> disse il Re.
Erick camminò fino a trovarsi di fronte al suo Lord e si inginocchiò dicendo: <<Buongiorno mio signore!>>.
<<Suvvia, alzati ragazzo. Oggi è un grande giorno per te, oggi comincerà il più grande rituale che un giovane possa fare. Sai bene di cosa sto parlando vero?>> chiese il Re con un tono quasi paterno.
<<Certo>>, rispose il ragazzo alzandosi, <<Devo intraprendere il cammino delle Ali della Fenice>>.
<<Vedo che sei abbastanza informato, ma dimmi, credi veramente in quello che stai facendo?>> chiese Oriun.
Ci fu un attimo di silenzio, poi, prima abbassando e poi alzando lo sguardo, Erick rispose <<Certo, è il vostro volere!>>
<<Come pensavo...bene, preparati, questo pomeriggio comincerà il rituale. Sii puntuale mi raccomando. Il luogo dell'incontro è ai Cancelli della Luna Verde.>> disse il Re alzandosi per dare una pacca sulla spalla a Erick che, dopo aver ringraziato il suo signore, se ne andò.
Erick passò le ore che lo separavano dall'inizio della prova in una piccola taverna a mangiare e bere qualcosa e nei pressi del fiume a rilassarsi.
La campana suonò, mancava poco all'inizio del rituale e, convinto e deciso, si avviò.
La piazza era piena di gente. Il Re, la Regina, i figli del re e le sue guardie si trovavano di fronte al Cancello della Luna Verde, un maestoso cancello, interamente di pietra con sopra scolpite le figure di guerrieri che combattevano.
<<Molto bene, è arrivato il momento!>> urlò il Re alla folla.
<<Fra pochi istanti questo cancello verrà aperto e il nostro giovane intraprenderà la via delle Ali della Fenice per diventare un uomo!>>, la folla acclamò Erick che un po' imbarazzato alzò la mano come per ringraziare.
<<Che i quattro Magistri si facciano avanti!>>, urlò nuovamente il Re.
Dalla folla uscirono quattro uomini ognuno con una tunica di colore diverso. Essi erano i custodi delle chiavi e dei segreti del regno. Erano gli uomini con più potere subito dopo il Re Oriun e anche i più colti.
<<Chiedo ad ognuno di voi>>, disse il Re, <<Di venire uno alla volta e per ordine di casata a portare le Chiavi del Tempo dinnanzi al cancello e di inserirle nella fessura>>
Uno alla volta partendo da destra, i Magistri si posizionarono davanti alla fessura ed estrassero la Chiave del Tempo dal taschino. Le puntarono al cielo e i raggi del sole le colpirono facendole risplendere come se avessero luce propria, quella stessa luce si trasformò in un raggio che entrò nelle fessure e poco dopo si sentì uno scatto.
Il Cancello della Luna Verde cominciò ad aprirsi verso l'interno. Una piccola nube di terra si alzò, lasciando un alone di qualcosa di misterioso che entrò all'interno del cancello per poi dileguarsi nella penombra della fitta foresta.
<<Vi ringrazio Magistri!>> disse il Re prostrandosi a loro, che ricambiarono con un inchino.
<<Erick vieni qui, è quasi ora>> disse nuovamente Oriun al giovane che ancora stava smaltendo lo stupore per aver assistito all'apertura del cancello.
<<Bene, di fronte a te c'è la Foresta del Nido. È il primo passo verso il diventare uomo. Una volta dentro, il cancello verrà chiuso e tu ti ritroverai da solo. Puoi uscire di li in soli tre modi, o da uomo, o da codardo o da morto! Non deludermi Erick! Buona fortuna ragazzo mio e che le divinità ti accompagnino in questo tuo cammino>> disse il re dando un'altra pacca sulla spalla al giovane incitandolo a partire.
Erick si girò un ultima volta prima di entrare come se stesse pensando di tornare indietro ma poi si addentrò nella foresta, con lui solo la sua spada, la sua armatura e l'oscurità che lo inghiottiva.