Quello che leggerete è un modo particolare di presentarmi.
Mi chiamo Antonio Esposito, in arte Maister94, e sono uno scrittore in erba.
"Questa esperienza per qualcuno potrebbe essere anche un semplice esperimento, è stata scritta nei momenti che seguono e precedono di poco il sonno, usando quel lessico da narcolettico, quel narcolessico"
(Dargen D'Amico - Nostalgia Istantanea)
"Hai presente? No, era passato o almeno credevo, quel senso di vuoto come quando sogni di cadere, è come un serpente che ti stringe e che ti morde la mano, perversioni sessuali di un'altra dimensione, soffocato da questo peso che mi blocca le corde vocali, non riesco nemmeno a fischiare, ma che brutta sensazione, vorrei svegliarmi ma non riesco, riflesso allo specchio non rifletto me stesso, una visione distorta, un volto in decomposizione, uno spirito in gabbia dentro un castello rosa senza finestre sbarrate, pieno di imperfezioni per definirsi uomo, ed è strano quanto invece si cerchi il contrario, ed è palese che se avessi avuto superpoteri non sarei finito appeso, non mi sarei sacrificato per poi essere rimpianto. E c'è chi vorrebbe vivere per sempre ma lo strazierà il dolore della morte altrui, non è mica facile smettere di far scendere lacrime dal cuore. Uhm cuore, un tempo ero alla ricerca di qualcosa, in cerca di un viaggio straordinario come nei videogames, essere scelti per caso dal fato e di lottare demoni salvando un mondo che mi avrebbe chiesto scusa e poi ringraziato ma se ci penso l'ultimo uomo che ha lottato per l’umanità non è stato graziato.
E non mi sarei alzato dopo tre giorni, ho la schiena a pezzi, lasciatemi riposare e dite a mio padre che presto l'andrò a trovare, anche se prima dovrei trovare il coraggio di parlare, raccontargli i miei dubbi o come la penso, sogno un padre che capisca il mio sentimento e che mi dia un consiglio quando capisce che sto mentendo. Cinque dita in più fanno tanto, basta che non mi lasci sulla guancia il calco.
Provo ad immaginare un’ambientazione diversa e più concreta, senza privatizzazione della vita, un mondo da esplorare, cavalli da cavalcare, praterie infinite e grotte misteriose che racchiudono antichi tesori e messaggi criptici da svelare, ma la realtà non è poi così diversa è solo che è stato quasi tutto fatto è vorrei essere nato in un'epoca diversa, ma prima devo inventare una macchina del tempo anche per recuperare quello perso.
Ma per ora accetta il mio invito a cena, odio mangiare e cucinare da solo, ho bisogno di una voce di sottofondo, del rumore del parlare quindi accendo la TV e vedo gli altri farlo così mi sento meno emarginato ed è strano che uno come me cerchi il dialogo, io che fino a 16 anni non avevo nessuno e non parlavo, ma qualcosa ce l'avevo, stava dentro la mia testa e l'allenavo ogni giorno davanti a uno schermo con un controller in mano, cambiavo il nome al personaggio dando il mio, mi immergevo in quella fantasia e vivevo una vita che volevo fosse mia. Potrei affermare di aver vissuto a intermittenza per un po’ di anni perché quando si spegneva quel mondo tornavo ad essere nessuno, la realtà non era interessante, il telefono non squillava, nessuno mi cercava. Ma quella vita aveva un senso di vuoto, avevo la sensazione di essere solo anche passando accanto a 200 persone, o non mi volevano vedere o non esistevo, per sicurezza mi forgiai un’armatura e mi rinchiusi dentro, con un 31 come scudo e un'ascia come arma, facendomi avanti e recitando una vita come le maschere a teatro. Chi ero mi chiesi, ma non trovai una risposta, iniziai a fare cose per farmi vedere, cose che piacevano alle altre persone facendole piacere a me, ma questo andava bene solo se stavo con loro, mi abituai a quella sensazione, crescendo nel mio bozzolo in attesa di aprire le ali e mostrarmi per ciò che sono, ma ogni tanto mi manca guardarmi realmente allo specchio, ho troppa paura di togliere la maschera, certe sere lo faccio al buio e una strana sensazione mi invade ma mi fa sentire bene, cos'è mi chiedo, è la voglia di essere me stesso, una farfalla timida dalle ali nere in volo di notte o una falena in cerca della sua prima volta d'amore? Proprio non lo so, provo a capire ma mi è difficile, una vita rinchiuso ma con tanta voglia di fuggire, l'uomo è in un videogames da quando è nato altrimenti non si spiegherebbero certe assurdità, visioni nell'immaginazione di una mente alienata in cerca di notorietà, ognuno ha creato un mondo all'interno di sé, forse sono stato creato a mia volta, e se fosse davvero così chiamatemi Dio, non perché sono immortale ma perché vi ho creato senza bagnare nessuno, da qualche parte qualcuno si sta divertendo con noi, muove fili invisibili o preme qualche pulsante, e sono sicuro che sia il giocatore più bravo mai esistito, prova a te a controllare sette miliardi di joystick contemporaneamente, senza contare gli animali e le piante. Povera natura, si è dovuta adattare a noi rovinandosi o facendosi rovinare eppure nessun albero ha mai fatto ricorso o una denuncia per maltrattamento, sembra ironico ma non lo è, immagina come vivremmo bene se a governare il mondo ci fosse un albero gigante che infila le sue radici nel pianeta senza prosciugarlo prendendo solo quello che gli serve per mantenersi in vita. Lo so che non potrebbe succedere, il dono del pensiero e del giudizio e stato donato solo a noi, si dice, da un essere che nessuno ha visto o da degli alieni sadici, si perché pensare troppo fa essere tristi e questo fa male, e noi siamo un popolo di pensatori masochisti e godiamo nel sentirci male, a volte anche vedere uno che sta male ci fa sentire meglio, siamo anche masochisti passivi(?).
Voglio essere rapito dagli alieni e lasciarmi tutto questo alle spalle ma rischio di essere rinchiuso dietro a delle sbarre, affetto da una pazzia apparente che è solo voglia di essere e non di apparire, siamo attori tristi e finti senza palcoscenico che girano in strada creando una vita da poter raccontare perché senza gli ascoltatori e le attenzioni a cosa servirebbero queste storie.
Abbiamo tutti un tatuaggio dalla nascita solo che non lo vediamo o meglio, lo si scopre alla fine di questo viaggio o forse all'inizio quando chiudi gli occhi e non li riapri più? Vita è morte sono due lati della stessa medaglia ma è un paradosso come “è nato prima l'uovo o la gallina?” quindi “prima si è vivi e poi morti o prima si è morti e poi vivi?”
Ma adesso basta farsi seghe mentali, ho voglia di godere e perdere la vista, quindi vado, con permesso, se mi cercate sono chiuso nel cesso."
Maister94