giovedì 29 dicembre 2016

Ironia a Metà

"A volte capita di stare seduti sul divano il due giugno durante un giornata parzialmente soleggiata e parzialmente nuvolosa, insomma vedetela un po’ come vi pare.
Quel giorno, più degli altri 364 precedenti e 364 prossimi, ero più solo del solito.
Tornare all’alba non fu una genialata.
Dopo un’intera serata passata a bere e fumare, il mattino(?) dopo ero ancora anestetizzato e mi sentivo, come sempre ma un po’ di più, come se stessi in una bolla, isolato quindi.
Sentivo il cinguettio degli uccelli, sentivo qualcuno camminare, sentivo mobili aprirsi e porte chiudersi, sentivo odore di carne alla griglia nell’aria, sentivo, e basta.
Niente sentiva me.
In silenzio, sdraiato, contavo le mattonelle nella stanza senza motivo.
La tv spenta, il PC spento, tutto era spento, forse anche io.
Accendetemi?!
No?!
Va bo, infondo lo fate per il mio bene, non mi volete consumare.
Mi tenete li, in un quadrato di spazio, come in frigorifero, tra una mozzarella e l’affettato o tra la frutta e la torta.
E rimango li, quasi in attesa.
Hai controllato la scadenza?
Perché ho anche una scadenza?
A meno che tu non sia scaduto.
Aspetta, scaduto in che senso? Scaduto per te? O scaduto come le scatole di pancetta per fare la carbonara?
Il silenzio.
Mah.
Forse entrambi, penso da lurido ed allegro pessimista.
Allegro perché sto pensando alla carbonara.
Ma in tutto questo c’è sempre una cosa positiva, il fatto di andarmene.
E ma poi non rimani da solo, anzi più solo rispetto ad ora?
Io non sono mai solo, mi drogo della compagnia delle persone.
In che senso?
Nel senso che basterebbero due ore con qualcuno per non farmi pesare tutto, per non sentirmi solo, per non sentire il silenzio, insomma per sopravvivere.
E la gente questo lo sa?
Guarda che ho una dipendenza dalle persone mica sono un drogato. Non sono pericoloso.
Non si è mai troppo prudenti.
Metti le mani avanti?
Almeno se cado non mi spacco la fronte.
E se ti piacesse spaccarti la testa? Si insomma, se tu, sotto sotto, avessi tendenze masochiste? Ci hai mai pensato? Non vorresti provare a romperti la fronte per capire se ti piace o meno? Vuoi rimanere col dubbio?
Mi metti in difficoltà.
Lo so.
Tu sei mai caduto? Ti sei mai rotto la fronte?
Purtroppo mi hanno sempre preso al volo mentre perdevo l’equilibrio di mia spontanea volontà. Ma ho recuperato. Ora sono un insieme di ossa rotte e lividi che difficilmente non mi provocano ancora dolore.
Hai mai pensato di unirti agli altri? Sai, fare parte di qualcosa, essere conformi…
Perché dovrei essere io a farlo? Potrebbero farlo gli altri.
La maggioranza vince, e tu finirai li con loro. È matematico.
Ho sempre odiato la matematica.
Infatti ti manca ancora l’esame di statistica.
Fottiti.
Ridici su, sta sera ti dimenticherai nuovamente tutto.
Lo spero.
Ci hai mai pensato di concludere col botto?
In che senso?
Così...BOOM!"
 Maister94

















giovedì 22 dicembre 2016

Un'altra Notte

Drawing by Claudia Guagnano
Un’altra notte insonne, ho pugni di pressione che mi colpiscono più delle botte, schiaffi a mani aperte che arrivano da ogni direzione, sento il respiro sopra il mio corpo, è caldo di chi ha lava che ribolle al posto del sangue, mi osserva e incute terrore, ha l’occhio vitreo e riflette ogni orrore.
Ogni notte affronto la mia ombra, ma lei è come il fumo non la prendi a mani nude, è lei a farti schiavo e a colpirti con colpi di tosse che sembrano fruste.
Nella notte la mente si sveglia, fa strani scherzi e vuole che stia sveglio a vederla, gioca coi ricordi, fa rivivere il calore di un fuoco che c'era per poi proiettare il presente tra scheletri soldati e orchi, solo in queste lande desolate, trascino il peso di rimorsi come sabbia nello stivale, forse non sono diventato abbastanza grande, è che mi hanno insegnato più le parole di un cantante che quelle di mio padre, ho un mondo in testa e vorrei farvelo sognare, è così buono e caldo come quegli abbracci che da piccolo mi dava mia madre, quando rimaneva sveglia a vedere i cartoni in cassetta per farmi addormentare.
Drawing by Antonella Laera

Un’altra lotta col passato, è un illusionista e credo mi abbia fregato, ha trasformato ogni pezzo di memoria in un mare così profondo dove muoio annegato, a volte rinasco dalle mie stesse ceneri, altre volte sopravvivo e torno a galla sperando che non mi risvegli.
Un’altra notte passata a scrivere, imprimo pensieri per ricordare chi ero ieri, per essere più coerente e capire i miei difetti, un’altra notte piena di domande con poche risposte, un’altra notte e mi addormento, pronto a resuscitare senza nessun tormento.

giovedì 15 dicembre 2016

Ragazza della Tennent's

Foto by Cristina Turco
"Ehi, fatti mettere bene a fuoco, come per una foto ed io sarò il tuo fotografo con un obiettivo che rende nitido il mio obiettivo, sorridi in modo spontaneo, sembra tu sia nata per tenermi in alto, per tenermi in aria, rivolgi i tuoi occhi verdi su di me, verso la fotocamera, quando sorseggi quella birra, io vorrei essere la bocca di quella bottiglia per assaggiare le tue labbra alcoliche, la luce ti illumina e tu sei quasi più luminosa del sole, in questo set siamo solo noi e non mi sembra vero, il tempo ha smesso di correre ed è fermo, sono sereno come dopo una tempesta, ma se scoprissero i nostri sogni, i nostri modi, noi, arriverà presto chi ci arresta, non c’è nessuna fretta, se tu hai bisogno di aspettare io sarò qui, come ai blocchi di partenza, pronto a scattare al tuo segnale, cerchi energia mistica bevendo da quella bottiglia, la favella e la scioltezza ti appartengono senza bisogno che in due minuti tu la finisca, la naturalezza della tua posa mi scatena l’immaginazione, dopo due ore ho più foto di te che della mia famiglia, se sapessi i miei pensieri mi diresti “fanculo sei proprio un coglione”, ma nessun problema, oggi sei te la protagonista di questa poesia, ogni verso ed ogni rima è dedicata a te, ragazza della Tennent’s"

Maister94
Foto by Cristina Turco

I ragazzi della T: https://www.facebook.com/IRagazzidellaT/?fref=ts
Fotografa: Cristina Turco: https://www.facebook.com/cristina.turco.90?fref=ts
Modella: Valentina Annesi: https://www.facebook.com/valentina.annesi?fref=ts






domenica 11 dicembre 2016

Tre mesi di R.A.P.(Rime Apparentemente Povere)

Sono già passati tre mesi da quando ho aperto questo blog e, in tre mesi, tutte le aspettative sono state più che superate!

Quasi 11000 visualizzazioni, apprezzamenti, complimenti, collaborazioni e gioie varie!

Esprimere questa felicità è impossibile.

Piccoli traguardi che passano inosservati ma che valgono tanto per me.

Tutto questo grazie a queste seghe mentali che mi faccio e scrivo e che, a quanto pare, a qualcuno piacciono...quindi un ringraziamento va anche a voi, grazie!

Prossimamente usciranno altre pazze collaborazioni!

PER CHI VOLESSE COLLABORARE MI SCRIVA SULLA MIA PAGINA FACEBOOK O LASCI UN COMMENTO SOTTO QUESTO POST E POI CI METTEREMO D'ACCORDO SU COSA FARE ;)

Link della pagina Facebook: https://www.facebook.com/Maister94/
(lasciate un mi piace se vi va <3)


Stay High Folks!

E ricordate:

"Per uno scrittore in erba, l'importante è che l'erba sia sempre buona"


giovedì 8 dicembre 2016

Pioggia

"E intanto qui cade pioggia su questa terra, io da solo senza ombrello in mezzo alla tempesta, la mia lacrima a goccia si confonde insieme alle gocce di pioggia, sguardo verso il cielo di chi ha aspetta a testa alta il sereno, nella ricerca dell’immortalità ho avvicinato i miei giorni lontani a quelli vicini cosicché la fine non sia così distante da imporre limiti, perso nella giungla nera, un bonsai in mezzo ad una foresta, ma non c’è differenza, non conta la statura, se con le radici ti mantieni a terra e con i rami punti in alto cercando di raggiungere il cielo, parole nascono di notte, al buio le catene della mente si rompono facendo emergere il lato oscuro, aggrovigliate tra se stesse, viscide e schive come serpenti fuggono dalla mia presa, un’infinita caccia dove non si è capito chi sia la preda, chi si nutre di chi, se non è chiaro, è irrilevante quando a consumarci siamo entrambi.
Drawing by Sabrina Esposito
E già, guarda quanto è complicato essere semplice, quando qualcuno vorrebbe entrare nella mente ma se ne esce senza aver risolto niente, e immagino quanto possa essere bello essere come le nuvole, leggeri anche con la pioggia a carico come i problemi, vorrei poterli scaricare tutti in una volta, tutti in una notte, proprio come le nuvole con la loro pioggia."


Maister94

giovedì 1 dicembre 2016

In un Concerto

"È che aspetto determinati giorni per essere vivo, quelli che ti ritrovi steso sul letto e la camera piena di qualche vestito buttato sui mobili e le scarpe sopra il comodino, come quel giorno che ti svegli dopo mezzogiorno con il lenzuolo pieno di sbocco, o quei giorni che ti svegli con i postumi e che non ricordi niente dei cicchetti e della sera prima.
Ma ci sono quei giorni in cui vivere è ancora più facile quando sei in trasferta o in casa non importa, l’importante è stare sotto il palco a gridare insieme al cantante, ad essere tutt'uno con la base sonante, a sudare, a lacrimare, a stare in piedi finché non inizia a fare male, le ora di attesa, le chiacchiere infinite prima dell’apertura, il viaggio lungo ore, il sonno mancato, la mia vita è in un concerto e tu questo contesto non potresti mai capirlo, mai vederlo e mai provarlo.
E se mi dici che spreco tempo e che butto soldi dimmi te come li spendi meglio o come occupi il tuo tempo, io mi regalo attimi di vita e di felicità e ogni live è un’avventura da raccontare, una vita da studiare, ossigeno da respirare, felicità da esprimere, emozioni da descrivere, mani da stringere e persone nuove da incontrare.
Ogni concerto è una nuova avventura pronta per essere vissuta, fammi vivere questa vita a salti, non avrò rimpianti perché so che ne verrà la pena, perché avrò qualcosa da raccontare, qualcosa di magico di cui parlare, da condividere, per me questo vuol dire vivere"

Maister94

Attimi di Vita e Felicità.
Gesù Cristo e Wanna Marchi