giovedì 27 ottobre 2016

Bacio all'Acido





Photo by Giorgio Gabe
Model Chiara Zecca
"Arrivi in stivali militari neri dondolando quella tua chioma dai mille colori, quei fianchi che parlano da soli si muovono a ritmo di onde che sbattono sugli scogli, quelle labbra nere che sembrano invitare insieme a quegli occhi color ghiaccio che riscaldano il sangue, mai visto un più bell'angelo del male.
Ti muovi verso me e mi chiedi se mi va di viaggiare, ma se il viaggio lo sto già facendo mi chiedo cosa vuole fare, lei non ci pensa due volte e mi bacia, sento la sua lingua calda e umida entrarmi dentro e toccarmi l'anima, i colori si fanno più vivi e tutto intorno vibra, il vento si è fermato insieme alla clessidra, il mondo si è fatto indaco e questo viaggio è diventato introspettivo, mi sveglio in tenda ma lei non è al mio fianco, realizzo che è stato un viaggio allucinato come quel bacio all'acido"

Maister94



"Con un bacio ci uniremo all'universo come Gustave Klimt"
En?gma













giovedì 20 ottobre 2016

Una sorpresa fuori programma

Piccole grandi sorprese da parte di un amico ai fornelli.


"Avete presente quando di fronte a te c'è un oggetto in generale che in realtà nasconde tanto ma non ci fai caso? Oppure quando devi impostare un dispositivo elettronico e credi di saperlo fare lasciando perdere le istruzioni e finisci col sbatterci la testa mille volte? Bene tutto questo a volte ci deve insegnare a non sentirci sicuri e ma di seguire tutte quelle fasi che la vita ci insegna a partire dall'educazione  dei genitori sino  alla convivenza . 
Quindi c'è necessità di umiltà e di saper andare oltre i pregiudizi . 
Credo che la maggior parte di noi sia talmente fatta di pregiudizi che perde tante di quelle occasioni che la vita offre , che neanche se lo immagina.
Ed è proprio da lì che ho preso l'idea di creare un piatto talmente banale ma tanto ricco di gusto e delicatezza ispirato alle poesie e alle riflessioni di Antonio.
Sono sicuro che chiunque incontri Antonio, eccetto qualcuno, vedendo il suo modo di vestire e come si pone, si fermerebbe già a questa fase senza andare a fondo come quando vedi un piatto "banale" e giudichi il gusto solo guardandolo senza nemmeno assaggiarlo. 
Questi sono i pregiudizi, e chi li ha  non sa che dietro quel semplice ragazzo o piatto si nasconde una persona acculturata e ricca di fantasia o un gusto delicato e ricco. 
Il piatto che ho creato è questo:




















Alici con patate, melanzana viola, pleuri, basilico e caciocavallo."


Un fan ai fornelli, 
Chef Cazzato Roberto


Seguitelo sulla sua pagina facebook: https://www.facebook.com/ilsalentoinunastanza/?fref=ts

Maister94

mercoledì 19 ottobre 2016

Traumi Notturni


"Qui la gente crede di sapere tutto di te, basta una foto e una frase e sanno etichettarti il carattere, dicono di sapere tutto quando nemmeno tu sai niente di te.
Qua la gente chiama solo se necessita, se chiami tu invece è trasparenza, si vede tutto il problema, ma se non si riceve una risposta si ricade nel baratro dell’ombra.
Qui vogliono che ti ricordi ciò che hanno fatto, ma qua non sanno che chi vive di ricordi spesso muore dimenticato!
È come sentirsi morti pur essendo vivi, è come aspettare l’alba e non fotografarla, è come alzare gli occhi al cielo mentre tutti tengono giù il mento!
Scottarti con le tue parole è un po’ come arrivare a toccare il sole, abbandonarsi alla fortuna è un po’ come camminare sulla luna, restare a galla è un po’ come camminare sull'acqua.
Il potere di raccontare una storia è rivivere ogni emozione senza la noia, giocare con le parole e trovare i giusti accordi come per le chitarre, suonare le risate in un crescendo da pianoforte.
Mani che si incrociano, dita che si sfregano, gambe che si stringono, il tuo abbraccio, il mio appiglio, il tuo respiro che di notte è più vivo, la dedica all'alba, la tua bocca calda.
Forse sono morto e questo è l’ennesimo ricordo che ricordo e forse mi sono dimenticato che non mi sono ancora svegliato, forse è tempo di aprire gli occhi, un’esplosione, vedo tanti corpi morti, mi sveglio, sono sudato, un altro incubo è finito, non mi sono mai ringraziato di essere ancora vivo"

Maister94







lunedì 17 ottobre 2016

Bu...Bu…Settete!

"Rotoli di nastro adesivo di cui non si trova l’inizio come la fine di una storia di cui ti ricordi precisamente l’inizio. Siamo in avaria, non possiamo continuare a volare, a viaggiare, devo andare via ma lascia aperta la porta del bagno che se ci ripenso torno e cago, ti ho imbrattato la parete dei ricordi con i pezzi di merda più grossi, tu vuoi vivere la vita di chi fa i soldi, io in realtà vorrei che il mondo scoppi, tu vuoi dare ogni cosa, dimostrare che chi vuole osa, tu vuoi giocare sotto le coperte bu...bu...settete!
Prendi questa mano, zingara dal cuore fatato, sortilegio di un amore stregato, presenza che scompare come lo Stregatto, atto carnale di un amore in putrefazione, ti fai tappare i buchi per non sentire l’odore, ti vorrei qui nuda accanto a me, ad accarezzarti le tempie, passare la mano dietro le tue orecchie, baciarti sulla fronte, assaggiare la tua carne e il tuo sapore, sfiorarti le tue intimità senza pudore, farti eccitare usando la mia lingua, per parlare, per dirti quelle parole che mi dimentico sempre di pronunciare, farti gridare dal male del piacere e sentire la tua voce sussurrare quando sia forte quest’amore usa e getta, cambia la lametta, cambia la testa, il corpo rimane sempre lo stesso e la sostanza fuoriesce e cade come pioggia amara sulla coperta.
Ora sei scappata, mi hai lasciato solo con una patata, bollita, senza buccia, insipida, dimmi perché continuare a correre, dove stai andando, ti sto chiamando, riesci a sentirmi? Riesci a sentirti? È possibile che abbiate così paura ad affezionarvi? Possibile che giochiate con le illusioni di sentimenti? Fammi sapere, io aspetto ancora un poco qui, intanto mi innamoro ancora come l’ultima volta, un eterno ritorno, tutto torna, ma tu non torni, hai così paura di affezionarti?"

Maister94







martedì 11 ottobre 2016

Un mese di R.A.P.(Rime Apparentemente Povere)

Un mese fa iniziava quest'avventura virtuale dal nome R.A.P(Rime Apparentemente Povere) e devo dire che ha superato qualsiasi aspettativa. 

In meno di un mese sono state raggiunte le 3000 visualizzazioni, ho avuto il piacere di collaborare con alcuni piccoli artisti che hanno illustrato alcune mie poesie/riflessioni con un disegno, un anonimo ha anche commentato una delle mie poesie e ho ricevuto delle critiche positive in privato da amici e non.  

Grazie a tutti quelli che spendono qualche minuto per leggere quello che scrivo.  

Le prossime novità saranno pazze proprio!! Ecco alcuni spoiler: 
- Sarà una cosa a tre ma non farà parte di nessuna categoria su Youporn; 
- Collaborazioni che, calcisticamente parlando, non potrebbero accadere; 
- In futuro le parole potrebbero prendere forma, avere una voce e colore; 
- Quando avrò la coperta verrà aperta una pagina una bianca; 
- L'essenza di ciò che scrivo verrà riassunto in un'immagine;  

Tutto questo accadrà molto presto, si spera.  <3  

P.S(La cosa a tre potrebbe essere paragonata ad un gioco di ruolo fantasy, ma non siate maliziosi, non è un porno tra nani ed elfi...forse....muahahahah. A presto)
P.P.S(Quando aprite il blog, sulla colonna a destra, c'è un piccolo rettangolo che porta la scritta "segui", ecco premetelo per diventare "followers" o "lettori fissi" di uno scrittore in erba, se vi fa piacere u.u)

Stay High Folks <3

Maister94












venerdì 7 ottobre 2016

Insonnia Invernale

"Hai mai avuto uno smarrimento? Hai mai avuto un attimo? Hai mai avuto un attimo di smarrimento? Quando persino dormire ti fa paura, quando chiudere gli occhi e vedere solo nero ti fa sentire indifeso, quei momenti di insonnia in cui senti solo il silenzio, quegli incessanti minuti prima di dimenticare tutto il male.
Quanto vorrei vivere al contrario, dormire di giorno protetto dalla luce del sole e la notte rimanere sveglio e vigile perché al buio, le ombre e i demoni diventano un tutt'uno e bisogna stare con gli occhi aperti pronti a colpire per primi.
Perché ultimamente prendo sonno tardi? Non ho pensieri pesanti in testa e faccio sogni piacevoli, eppure c'è qualcosa che mi terrorizza, non ha forme o colori, esiste e basta, è lì, è essenza di terrore. Ho come un tremolio dentro di me, il timore cresce ogni giorno, non mi sto trovando bene, mi manca qualcosa.
Vi siete mai sentiti soli? Come se le altre persone che vi stessero attorno non facessero parte del tuo mondo, come un senso di non appartenenza, quasi come sentirsi alieni, e ultimamente mi capita di guardare sempre di più il cielo, è forse un segno? Indica qualcosa? So solo che da quando ho scattato una foto al tramonto, tutti hanno iniziato ad alzare la testa in su e a guardarsi intorno restando affascinati da tanta bellezza come se non l’avessero mai vista prima d’allora, è solo una mia impressione? Che giorno è oggi? Ho perso anche la cognizione del tempo, non mi rendo più conto dello scorrere incessante del grande fiume di sabbia, i tre Oneiroi si prendono gioco di me, non vogliono farmi vivere, mi seguono, fanno finta di appoggiare le loro dita sulle mie palpebre e mi lasciano in uno status di insonnia perenne, vogliono sfinirmi, costringermi a stare sveglio e morto, andate via!
Drawing by Giulia Carluccio
Tu, mia piccola rosa dagli occhi di mare profondo, quando vidi il tuo sguardo fu come immergermi nelle limpide acque del mare di Leuca, fu alchimia o amore? Non ebbi mai il coraggio di presentarmi, troppo timido, poco coraggio, un patetico uomo che scappava da ciò che voleva e sognava! Nessuna mai seppe sostituire i tuoi occhi, dopo che ti ebbi per poco e persa in meno tempo, eravamo piccoli e giocavamo a essere innamorati, ci allontanammo, partendo per un viaggio! Abbandonai te, la mia terra, e tu abbandonasti me, il tuo signore, il primo passo di allontanamento fu anche il primo per ritornare e baciare le tue sponde. Nel viaggio che mi manteneva in vita, incontrai maghe circi e sirene, ma nessuna seppe tranquillizzarmi come invece tu riuscivi a fare coi tuoi occhi.
Quanto tempo è passato ormai, non ci riconosciamo più, sono sempre alla tua ricerca, navigo in questo mare che mi è nemico, trascinato dal vento per inerzia, vittima io dell’intero equilibrio e al tempo stesso complice.
Dove sei? Non vedo più le tue mani accarezzare le mie, non sento più il tuo respirare, ciò che sento è il corpo di un’altra ma che non riesce a scaldarmi.
Ho sonno, ho mal di testa, vorrei poter rimanere ancora sveglio, il mio demone decide sempre nei periodi meno opportuni di fare le ore piccole, un giorno ti sopprimerò, ti ucciderò, farò in modo di soffocarti e in questo io potrò riprendere a dormire, o magari mi basterà rivedere quegli occhi blu e non pensarci più"

Maister94

lunedì 3 ottobre 2016

Serve Aiuto?

E mi ritrovo nuovamente steso nel letto a pensare a quanto io sia stato leale e a quanto questo mi faccia stare male, se ci penso io ho sempre chiesto aiuto, nessuno che mi abbia mai chiesto "serve aiuto?", cosa che invece io faccio spesso e mi ritrovo esperienze da cui aumento la mia esperienza e quanta pazienza mi ci è voluta, e usare la gente come droga no non è una scusa, nessuno sa quanto io mi impegni, nessuno che si metta da questa parte e che provi ad alleggerirmi il carico, mi faccio peso delle avventure, porto fardelli che non sono i miei, accompagnato da una compagnia momentanea che presto scorderà il peso che ora porto e che lei portava, ma se ci penso non saprei come fare senza, abbiamo la necessità di non stare soli, di avere una figura accanto che ci dica un grazie di cortesia non sentito come se tutto questo fosse stato fatto come un favore, cosa volete che sia?.
Voi non avete capito l'impegno che ci metto, si voi che mi avete dato un momentaneo rispetto, voi che per anni non mi avete calcolato e adesso mi cercate per avere una mano di cemento. E sono sempre io a non sapere dire di no, perché penso che una volta tanto sarò io a chiedere quella mano ma fino adesso ho visto solo la proiezione del vostro sguardo, una mano di nero fumo attaccata a un braccio di grigia nuvola e io che provo ad aggrapparmi ma cado giù di schiena su un pavimento di vetro rotto e mi ritrovo a contare quanti tagli questa caduta mi abbia provocato più è alto il numero più sono stato d'aiuto, fosse il contrario l'avrei ricevuto. Prendo esempio, capisco di averlo ereditato, si è un difetto di famiglia quello del sembrare sempre nervosi ma in silenzio pensare come sbattersi per dare una mano, mi sacrifico e perdo il mio tempo, faccio per accontentare le persone ed appagarmi di questa buona azione, ma poi mi ritrovo con un grazie detto al volo e un silenzio che non colmo. E se non riuscite a sentirmi forse è perché ho perso l'uso della parola, non riesco più ad usare la mia voce, dimostro a fatti quello che provo, forse è per questo che io amo e loro no, io continuo dritto cercando di accompagnare più persone verso il rettilineo ma se la paura vi consuma, io continuo ad andare avanti e voi tornate indietro, e non significa per forza andare via, scappare non vuol dire non sapere aspettare, il fatto è che se ci fermassimo ad aspettare non sapremmo cosa ci sarà dopo, per questo preferisco bruciare velocemente che spegnermi lentamente.
Fiero di avervi aiutato a superare il vostro ostacolo, continua la mia ricerca del mio muro con la speranza di poter avere in futuro, ai piedi del mio ostacolo, qualcuno che mi dica "serve aiuto?"

Maister94