giovedì 29 dicembre 2016

Ironia a Metà

"A volte capita di stare seduti sul divano il due giugno durante un giornata parzialmente soleggiata e parzialmente nuvolosa, insomma vedetela un po’ come vi pare.
Quel giorno, più degli altri 364 precedenti e 364 prossimi, ero più solo del solito.
Tornare all’alba non fu una genialata.
Dopo un’intera serata passata a bere e fumare, il mattino(?) dopo ero ancora anestetizzato e mi sentivo, come sempre ma un po’ di più, come se stessi in una bolla, isolato quindi.
Sentivo il cinguettio degli uccelli, sentivo qualcuno camminare, sentivo mobili aprirsi e porte chiudersi, sentivo odore di carne alla griglia nell’aria, sentivo, e basta.
Niente sentiva me.
In silenzio, sdraiato, contavo le mattonelle nella stanza senza motivo.
La tv spenta, il PC spento, tutto era spento, forse anche io.
Accendetemi?!
No?!
Va bo, infondo lo fate per il mio bene, non mi volete consumare.
Mi tenete li, in un quadrato di spazio, come in frigorifero, tra una mozzarella e l’affettato o tra la frutta e la torta.
E rimango li, quasi in attesa.
Hai controllato la scadenza?
Perché ho anche una scadenza?
A meno che tu non sia scaduto.
Aspetta, scaduto in che senso? Scaduto per te? O scaduto come le scatole di pancetta per fare la carbonara?
Il silenzio.
Mah.
Forse entrambi, penso da lurido ed allegro pessimista.
Allegro perché sto pensando alla carbonara.
Ma in tutto questo c’è sempre una cosa positiva, il fatto di andarmene.
E ma poi non rimani da solo, anzi più solo rispetto ad ora?
Io non sono mai solo, mi drogo della compagnia delle persone.
In che senso?
Nel senso che basterebbero due ore con qualcuno per non farmi pesare tutto, per non sentirmi solo, per non sentire il silenzio, insomma per sopravvivere.
E la gente questo lo sa?
Guarda che ho una dipendenza dalle persone mica sono un drogato. Non sono pericoloso.
Non si è mai troppo prudenti.
Metti le mani avanti?
Almeno se cado non mi spacco la fronte.
E se ti piacesse spaccarti la testa? Si insomma, se tu, sotto sotto, avessi tendenze masochiste? Ci hai mai pensato? Non vorresti provare a romperti la fronte per capire se ti piace o meno? Vuoi rimanere col dubbio?
Mi metti in difficoltà.
Lo so.
Tu sei mai caduto? Ti sei mai rotto la fronte?
Purtroppo mi hanno sempre preso al volo mentre perdevo l’equilibrio di mia spontanea volontà. Ma ho recuperato. Ora sono un insieme di ossa rotte e lividi che difficilmente non mi provocano ancora dolore.
Hai mai pensato di unirti agli altri? Sai, fare parte di qualcosa, essere conformi…
Perché dovrei essere io a farlo? Potrebbero farlo gli altri.
La maggioranza vince, e tu finirai li con loro. È matematico.
Ho sempre odiato la matematica.
Infatti ti manca ancora l’esame di statistica.
Fottiti.
Ridici su, sta sera ti dimenticherai nuovamente tutto.
Lo spero.
Ci hai mai pensato di concludere col botto?
In che senso?
Così...BOOM!"
 Maister94

















giovedì 22 dicembre 2016

Un'altra Notte

Drawing by Claudia Guagnano
Un’altra notte insonne, ho pugni di pressione che mi colpiscono più delle botte, schiaffi a mani aperte che arrivano da ogni direzione, sento il respiro sopra il mio corpo, è caldo di chi ha lava che ribolle al posto del sangue, mi osserva e incute terrore, ha l’occhio vitreo e riflette ogni orrore.
Ogni notte affronto la mia ombra, ma lei è come il fumo non la prendi a mani nude, è lei a farti schiavo e a colpirti con colpi di tosse che sembrano fruste.
Nella notte la mente si sveglia, fa strani scherzi e vuole che stia sveglio a vederla, gioca coi ricordi, fa rivivere il calore di un fuoco che c'era per poi proiettare il presente tra scheletri soldati e orchi, solo in queste lande desolate, trascino il peso di rimorsi come sabbia nello stivale, forse non sono diventato abbastanza grande, è che mi hanno insegnato più le parole di un cantante che quelle di mio padre, ho un mondo in testa e vorrei farvelo sognare, è così buono e caldo come quegli abbracci che da piccolo mi dava mia madre, quando rimaneva sveglia a vedere i cartoni in cassetta per farmi addormentare.
Drawing by Antonella Laera

Un’altra lotta col passato, è un illusionista e credo mi abbia fregato, ha trasformato ogni pezzo di memoria in un mare così profondo dove muoio annegato, a volte rinasco dalle mie stesse ceneri, altre volte sopravvivo e torno a galla sperando che non mi risvegli.
Un’altra notte passata a scrivere, imprimo pensieri per ricordare chi ero ieri, per essere più coerente e capire i miei difetti, un’altra notte piena di domande con poche risposte, un’altra notte e mi addormento, pronto a resuscitare senza nessun tormento.

giovedì 15 dicembre 2016

Ragazza della Tennent's

Foto by Cristina Turco
"Ehi, fatti mettere bene a fuoco, come per una foto ed io sarò il tuo fotografo con un obiettivo che rende nitido il mio obiettivo, sorridi in modo spontaneo, sembra tu sia nata per tenermi in alto, per tenermi in aria, rivolgi i tuoi occhi verdi su di me, verso la fotocamera, quando sorseggi quella birra, io vorrei essere la bocca di quella bottiglia per assaggiare le tue labbra alcoliche, la luce ti illumina e tu sei quasi più luminosa del sole, in questo set siamo solo noi e non mi sembra vero, il tempo ha smesso di correre ed è fermo, sono sereno come dopo una tempesta, ma se scoprissero i nostri sogni, i nostri modi, noi, arriverà presto chi ci arresta, non c’è nessuna fretta, se tu hai bisogno di aspettare io sarò qui, come ai blocchi di partenza, pronto a scattare al tuo segnale, cerchi energia mistica bevendo da quella bottiglia, la favella e la scioltezza ti appartengono senza bisogno che in due minuti tu la finisca, la naturalezza della tua posa mi scatena l’immaginazione, dopo due ore ho più foto di te che della mia famiglia, se sapessi i miei pensieri mi diresti “fanculo sei proprio un coglione”, ma nessun problema, oggi sei te la protagonista di questa poesia, ogni verso ed ogni rima è dedicata a te, ragazza della Tennent’s"

Maister94
Foto by Cristina Turco

I ragazzi della T: https://www.facebook.com/IRagazzidellaT/?fref=ts
Fotografa: Cristina Turco: https://www.facebook.com/cristina.turco.90?fref=ts
Modella: Valentina Annesi: https://www.facebook.com/valentina.annesi?fref=ts






domenica 11 dicembre 2016

Tre mesi di R.A.P.(Rime Apparentemente Povere)

Sono già passati tre mesi da quando ho aperto questo blog e, in tre mesi, tutte le aspettative sono state più che superate!

Quasi 11000 visualizzazioni, apprezzamenti, complimenti, collaborazioni e gioie varie!

Esprimere questa felicità è impossibile.

Piccoli traguardi che passano inosservati ma che valgono tanto per me.

Tutto questo grazie a queste seghe mentali che mi faccio e scrivo e che, a quanto pare, a qualcuno piacciono...quindi un ringraziamento va anche a voi, grazie!

Prossimamente usciranno altre pazze collaborazioni!

PER CHI VOLESSE COLLABORARE MI SCRIVA SULLA MIA PAGINA FACEBOOK O LASCI UN COMMENTO SOTTO QUESTO POST E POI CI METTEREMO D'ACCORDO SU COSA FARE ;)

Link della pagina Facebook: https://www.facebook.com/Maister94/
(lasciate un mi piace se vi va <3)


Stay High Folks!

E ricordate:

"Per uno scrittore in erba, l'importante è che l'erba sia sempre buona"


giovedì 8 dicembre 2016

Pioggia

"E intanto qui cade pioggia su questa terra, io da solo senza ombrello in mezzo alla tempesta, la mia lacrima a goccia si confonde insieme alle gocce di pioggia, sguardo verso il cielo di chi ha aspetta a testa alta il sereno, nella ricerca dell’immortalità ho avvicinato i miei giorni lontani a quelli vicini cosicché la fine non sia così distante da imporre limiti, perso nella giungla nera, un bonsai in mezzo ad una foresta, ma non c’è differenza, non conta la statura, se con le radici ti mantieni a terra e con i rami punti in alto cercando di raggiungere il cielo, parole nascono di notte, al buio le catene della mente si rompono facendo emergere il lato oscuro, aggrovigliate tra se stesse, viscide e schive come serpenti fuggono dalla mia presa, un’infinita caccia dove non si è capito chi sia la preda, chi si nutre di chi, se non è chiaro, è irrilevante quando a consumarci siamo entrambi.
Drawing by Sabrina Esposito
E già, guarda quanto è complicato essere semplice, quando qualcuno vorrebbe entrare nella mente ma se ne esce senza aver risolto niente, e immagino quanto possa essere bello essere come le nuvole, leggeri anche con la pioggia a carico come i problemi, vorrei poterli scaricare tutti in una volta, tutti in una notte, proprio come le nuvole con la loro pioggia."


Maister94

giovedì 1 dicembre 2016

In un Concerto

"È che aspetto determinati giorni per essere vivo, quelli che ti ritrovi steso sul letto e la camera piena di qualche vestito buttato sui mobili e le scarpe sopra il comodino, come quel giorno che ti svegli dopo mezzogiorno con il lenzuolo pieno di sbocco, o quei giorni che ti svegli con i postumi e che non ricordi niente dei cicchetti e della sera prima.
Ma ci sono quei giorni in cui vivere è ancora più facile quando sei in trasferta o in casa non importa, l’importante è stare sotto il palco a gridare insieme al cantante, ad essere tutt'uno con la base sonante, a sudare, a lacrimare, a stare in piedi finché non inizia a fare male, le ora di attesa, le chiacchiere infinite prima dell’apertura, il viaggio lungo ore, il sonno mancato, la mia vita è in un concerto e tu questo contesto non potresti mai capirlo, mai vederlo e mai provarlo.
E se mi dici che spreco tempo e che butto soldi dimmi te come li spendi meglio o come occupi il tuo tempo, io mi regalo attimi di vita e di felicità e ogni live è un’avventura da raccontare, una vita da studiare, ossigeno da respirare, felicità da esprimere, emozioni da descrivere, mani da stringere e persone nuove da incontrare.
Ogni concerto è una nuova avventura pronta per essere vissuta, fammi vivere questa vita a salti, non avrò rimpianti perché so che ne verrà la pena, perché avrò qualcosa da raccontare, qualcosa di magico di cui parlare, da condividere, per me questo vuol dire vivere"

Maister94

Attimi di Vita e Felicità.
Gesù Cristo e Wanna Marchi



giovedì 24 novembre 2016

Amici

"Com'era lento il tempo una volta, si facevano più cose senza andare di corsa, non ci si chiedeva mai dell'ora, ogni serata era sempre dritta e mai storta, ripenso al tempo che fu, quando a 16 anni varcai la soglia di casa per perdermi nel blu, quando uscivi di casa e pensavi “ora non torno più”, scappare da cosa? Rincorrere la felicità insieme a una banda di criminali, in sella a dei cinquantini che ai nostri occhi erano Harley, risate infinite, partite mai finite, quando era adrenalinico trasgredire, quando per fare festa bastavano due panchine, tutto questo perché è dovuto finire?
Ora che siamo sempre qui con un po’ più di anni, guardiamo quei luoghi e pensiamo a quanti, attimi di vita abbiamo dato a questa città, a quanti passi abbiamo fatto su quella piazza, a quante cazzate abbiamo fatto con la nostra banda, a quanti ne abbiamo lasciati per la strada, a quante cose abbiamo dovuto dire basta! Siamo cresciuti? Siamo maturi? Perché quel tempo è dovuto finire così presto? Perché ora corro il doppio di quanto corre il tempo e mi trovo sempre indietro? Perché rincorro l'isola che non c’è? 
Forse perché sogno ancora di vivere con i miei amici, di trovarci in piazza ancora a ridere, a passeggiare, a cantare, a cazzeggiare, a respirare.

Ho messo tanto di quel tempo a trovarvi che il solo pensiero di perdervi mi fa stare male, ho lottato per avervi e lotterò ancora di più per tenervi! Siete la mia famiglia, l'unica in cui mi sento a casa, e tra anni staremo ancora qui, cantando al cielo i sogni dei ragazzi che eravamo ma che sono ancora nei nostri cuori, uniti da un filo indistruttibile, legati da un legame indivisibile! 
Amici con voi ho imparato a vivere"


Maister94




giovedì 17 novembre 2016

Ricapitolo lo Sfogo

Drawing by Giulia Carluccio
"Ho sognato così tanto che ora i miei sogni sono il mio scudo così duri che non vengono distrutti come l’adamantio, una linea immaginaria di luce mi guida lungo una salita verso il limite del cielo, non voglio le ali di Icaro attraverserò a piedi questo sentiero, senza usare scorciatoie , in modo da poter raccontare questo fantastico viaggio una volta arrivato in cima, non chiamate nemmeno Virgilio, per l’inferno ho il privè prenotato da quando ho imparato a parlare, sempre accostato parole giuste a toni sbagliati ma nonostante tutto ho sempre ben espresso i significati, forse è per questo che mi trovo pieno di pregiudizi, la gente arranca quattro brutte storie e te le rinfaccia finché esisti, questi contano le cattive azioni mentre le buone sono private e divise per azioni, tutti pronti a venderle al miglior offerente, ed è da quando ho dieci anni che ho capito che in questa vita nessuno da niente per niente, sempre stato taciturno e a tratti stoico, tutti a domandarmi “Ma perché sei così?” e puntualmente la mia risposta era “se te lo dicessi rideresti senza un motivo come quando in chimica ti presentano lo Stronzio!”

Drawing by Giulia Carluccio
In larga scala ho fatto conquiste, brecce profonde nei ricordi dei miei amici e nei cuori delle mie amiche, e nonostante ogni tanto mi senta solo, ci pensano loro a rallegrarmi e farmi riprendere il volo! Ho una rabbia dentro che cerca di parlare, si pronuncia a bestemmie e chiede quando può iniziare, se la lasciassi fare mi prenderei le scomuniche di ogni religione, poco importa perché se esistesse questo onnipotente non avrebbe creato il tumore o il dolore! Ho visto un uomo piangere davanti a me, mi raccontava della figlia e del male che la colpì, di come si sentisse impotente e inutile stando lì, di come vide spegnersi lentamente quegli occhi lucidi e vivi, e da quel giorno non passò momento in cui non si chiedesse se avesse fatto tutto per poterla salvare, ed è da questa storia che ho capito cosa vuol dire amare! Non mi posso più fermare, il mio treno viaggia senza sostare, in direzione dell’unione tra cielo e mare, accompagnato dalla musica che mi ha cullato nelle notti distruttive e fatto compagnia durante i giorni grigi! Mai stato un asso a scuola, sempre fatto bestemmiare mio padre ad ogni ora, cercavo una via fuga sognando la Perla Nera e Tortuga, un’avventura coi miei amici pirati, tutti all'arrembaggio in questa strana storia manco fossimo tanti pazzi animali! Nonostante tutto continuo a non capire perché vi viene così difficile capire, che se vi do in custodia il cuore non è per copiare Davy Jones ma perché mi sto fidando ciecamente ma ogni volta sono stritolato dalle vostre morse! E sono arrivato alla conclusione che continuo con sto smadonno, non mi ha capito mia madre come cazzo può capirmi il mondo?!"


Maister94







giovedì 10 novembre 2016

Due mesi di R.A.P.(Rime Apparentemente Povere)

Due mesi fa iniziava questa strana cosa che chiameremo "avventura virtuale" e nessuno, me compreso, credeva che si sarebbero raggiunte più di 6000 visualizzazioni in così poco tempo.

Ciao a tutti ragazzi!

Inutile dire quante soddisfazioni mi stia dando questa "avventura virtuale" e ogni sono sempre più contento che sempre più persone leggano queste seghe mentali che scrivo.

Piccoli traguardi che passano inosservati ma che valgono tanto per me.

Tutto questo grazie a queste seghe mentali che mi faccio e scrivo e che, a quanto pare, a qualcuno piacciono...quindi un ringraziamento va anche a voi, grazie!

Prossimamente usciranno altre pazze collaborazioni!

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Stay High Folks! E ricordate:
"Per uno scrittore in erba, l'importante è che l'erba sia sempre buona"


Maister94


P.S(Buon San Martino a tutti, bevete tanto vino!)


mercoledì 9 novembre 2016

Essi Vivono

"Ho la schiena a pezzi, gli occhi vorrebbero chiudersi ma la mente è sugli attenti, riceve e si da ordini da se stessa, comanda col pugno di ferro e una bacchetta, fa magie nere che ingannano la gente per bene, è psicologia cognitiva, è un 84 virtuale, la psicopolizia agisce sul pensiero, i giornali cambiano il vero coprendolo con un velo di maya, un mare di samsãra, intrappolati in un continuo ciclo di morte e rinascita ma ho conseguito il moksha, ho tolto il telo dai miei occhi e la mia anima è tornata dall'avidya e ora contemplo la vera essenza della realtà, siete un circo, finte emozioni, è tutto esibizionismo, siete degli ipocriti perbenisti, essi vivono e vi controllano, sotto ogni etichetta c’è il marchio di un mostro, un dittatore che ripete “obbedisci” e che campa con i vostri portafogli ma il problema è che questi ultimi si nutrono dei vostri sogni, se questi alieni sono il male mi chiedo cosa siete e cosa sono, se la differenza esistenziale è avere pensiero, penso che questo mondo è troppo squallido per viverci da sveglio perciò chiudo gli occhi e divento eterno"

Maister94

lunedì 7 novembre 2016

Un piccolo regalo

Drawing by Michelle Tripaldi
Ciao a tutti ragazzi.

Oggi apre ufficialmente la Pagina Facebook di R.A.P.(Rime Apparentemente Povere).

Qui verranno pubblicate tutte le news del blog, le future collaborazioni e tutte le poesie, riflessioni e racconti che ho scritto, scrivo e scriverò :)

Link della Pagina Facebook: https://www.facebook.com/Maister94/

Condividete la pagina e le poesie che più vi piacciono e fatele conoscere ai vostri amici ;)

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Inoltre potrete trovare questo blog su: http://www.elencoblog.net

Stay High Folks!

E ricordate: "Per uno scrittore in erba, l'importante è che l'erba sia sempre buona" 


Drawing by Claudia Guagnano

giovedì 27 ottobre 2016

Bacio all'Acido





Photo by Giorgio Gabe
Model Chiara Zecca
"Arrivi in stivali militari neri dondolando quella tua chioma dai mille colori, quei fianchi che parlano da soli si muovono a ritmo di onde che sbattono sugli scogli, quelle labbra nere che sembrano invitare insieme a quegli occhi color ghiaccio che riscaldano il sangue, mai visto un più bell'angelo del male.
Ti muovi verso me e mi chiedi se mi va di viaggiare, ma se il viaggio lo sto già facendo mi chiedo cosa vuole fare, lei non ci pensa due volte e mi bacia, sento la sua lingua calda e umida entrarmi dentro e toccarmi l'anima, i colori si fanno più vivi e tutto intorno vibra, il vento si è fermato insieme alla clessidra, il mondo si è fatto indaco e questo viaggio è diventato introspettivo, mi sveglio in tenda ma lei non è al mio fianco, realizzo che è stato un viaggio allucinato come quel bacio all'acido"

Maister94



"Con un bacio ci uniremo all'universo come Gustave Klimt"
En?gma













giovedì 20 ottobre 2016

Una sorpresa fuori programma

Piccole grandi sorprese da parte di un amico ai fornelli.


"Avete presente quando di fronte a te c'è un oggetto in generale che in realtà nasconde tanto ma non ci fai caso? Oppure quando devi impostare un dispositivo elettronico e credi di saperlo fare lasciando perdere le istruzioni e finisci col sbatterci la testa mille volte? Bene tutto questo a volte ci deve insegnare a non sentirci sicuri e ma di seguire tutte quelle fasi che la vita ci insegna a partire dall'educazione  dei genitori sino  alla convivenza . 
Quindi c'è necessità di umiltà e di saper andare oltre i pregiudizi . 
Credo che la maggior parte di noi sia talmente fatta di pregiudizi che perde tante di quelle occasioni che la vita offre , che neanche se lo immagina.
Ed è proprio da lì che ho preso l'idea di creare un piatto talmente banale ma tanto ricco di gusto e delicatezza ispirato alle poesie e alle riflessioni di Antonio.
Sono sicuro che chiunque incontri Antonio, eccetto qualcuno, vedendo il suo modo di vestire e come si pone, si fermerebbe già a questa fase senza andare a fondo come quando vedi un piatto "banale" e giudichi il gusto solo guardandolo senza nemmeno assaggiarlo. 
Questi sono i pregiudizi, e chi li ha  non sa che dietro quel semplice ragazzo o piatto si nasconde una persona acculturata e ricca di fantasia o un gusto delicato e ricco. 
Il piatto che ho creato è questo:




















Alici con patate, melanzana viola, pleuri, basilico e caciocavallo."


Un fan ai fornelli, 
Chef Cazzato Roberto


Seguitelo sulla sua pagina facebook: https://www.facebook.com/ilsalentoinunastanza/?fref=ts

Maister94

mercoledì 19 ottobre 2016

Traumi Notturni


"Qui la gente crede di sapere tutto di te, basta una foto e una frase e sanno etichettarti il carattere, dicono di sapere tutto quando nemmeno tu sai niente di te.
Qua la gente chiama solo se necessita, se chiami tu invece è trasparenza, si vede tutto il problema, ma se non si riceve una risposta si ricade nel baratro dell’ombra.
Qui vogliono che ti ricordi ciò che hanno fatto, ma qua non sanno che chi vive di ricordi spesso muore dimenticato!
È come sentirsi morti pur essendo vivi, è come aspettare l’alba e non fotografarla, è come alzare gli occhi al cielo mentre tutti tengono giù il mento!
Scottarti con le tue parole è un po’ come arrivare a toccare il sole, abbandonarsi alla fortuna è un po’ come camminare sulla luna, restare a galla è un po’ come camminare sull'acqua.
Il potere di raccontare una storia è rivivere ogni emozione senza la noia, giocare con le parole e trovare i giusti accordi come per le chitarre, suonare le risate in un crescendo da pianoforte.
Mani che si incrociano, dita che si sfregano, gambe che si stringono, il tuo abbraccio, il mio appiglio, il tuo respiro che di notte è più vivo, la dedica all'alba, la tua bocca calda.
Forse sono morto e questo è l’ennesimo ricordo che ricordo e forse mi sono dimenticato che non mi sono ancora svegliato, forse è tempo di aprire gli occhi, un’esplosione, vedo tanti corpi morti, mi sveglio, sono sudato, un altro incubo è finito, non mi sono mai ringraziato di essere ancora vivo"

Maister94







lunedì 17 ottobre 2016

Bu...Bu…Settete!

"Rotoli di nastro adesivo di cui non si trova l’inizio come la fine di una storia di cui ti ricordi precisamente l’inizio. Siamo in avaria, non possiamo continuare a volare, a viaggiare, devo andare via ma lascia aperta la porta del bagno che se ci ripenso torno e cago, ti ho imbrattato la parete dei ricordi con i pezzi di merda più grossi, tu vuoi vivere la vita di chi fa i soldi, io in realtà vorrei che il mondo scoppi, tu vuoi dare ogni cosa, dimostrare che chi vuole osa, tu vuoi giocare sotto le coperte bu...bu...settete!
Prendi questa mano, zingara dal cuore fatato, sortilegio di un amore stregato, presenza che scompare come lo Stregatto, atto carnale di un amore in putrefazione, ti fai tappare i buchi per non sentire l’odore, ti vorrei qui nuda accanto a me, ad accarezzarti le tempie, passare la mano dietro le tue orecchie, baciarti sulla fronte, assaggiare la tua carne e il tuo sapore, sfiorarti le tue intimità senza pudore, farti eccitare usando la mia lingua, per parlare, per dirti quelle parole che mi dimentico sempre di pronunciare, farti gridare dal male del piacere e sentire la tua voce sussurrare quando sia forte quest’amore usa e getta, cambia la lametta, cambia la testa, il corpo rimane sempre lo stesso e la sostanza fuoriesce e cade come pioggia amara sulla coperta.
Ora sei scappata, mi hai lasciato solo con una patata, bollita, senza buccia, insipida, dimmi perché continuare a correre, dove stai andando, ti sto chiamando, riesci a sentirmi? Riesci a sentirti? È possibile che abbiate così paura ad affezionarvi? Possibile che giochiate con le illusioni di sentimenti? Fammi sapere, io aspetto ancora un poco qui, intanto mi innamoro ancora come l’ultima volta, un eterno ritorno, tutto torna, ma tu non torni, hai così paura di affezionarti?"

Maister94







martedì 11 ottobre 2016

Un mese di R.A.P.(Rime Apparentemente Povere)

Un mese fa iniziava quest'avventura virtuale dal nome R.A.P(Rime Apparentemente Povere) e devo dire che ha superato qualsiasi aspettativa. 

In meno di un mese sono state raggiunte le 3000 visualizzazioni, ho avuto il piacere di collaborare con alcuni piccoli artisti che hanno illustrato alcune mie poesie/riflessioni con un disegno, un anonimo ha anche commentato una delle mie poesie e ho ricevuto delle critiche positive in privato da amici e non.  

Grazie a tutti quelli che spendono qualche minuto per leggere quello che scrivo.  

Le prossime novità saranno pazze proprio!! Ecco alcuni spoiler: 
- Sarà una cosa a tre ma non farà parte di nessuna categoria su Youporn; 
- Collaborazioni che, calcisticamente parlando, non potrebbero accadere; 
- In futuro le parole potrebbero prendere forma, avere una voce e colore; 
- Quando avrò la coperta verrà aperta una pagina una bianca; 
- L'essenza di ciò che scrivo verrà riassunto in un'immagine;  

Tutto questo accadrà molto presto, si spera.  <3  

P.S(La cosa a tre potrebbe essere paragonata ad un gioco di ruolo fantasy, ma non siate maliziosi, non è un porno tra nani ed elfi...forse....muahahahah. A presto)
P.P.S(Quando aprite il blog, sulla colonna a destra, c'è un piccolo rettangolo che porta la scritta "segui", ecco premetelo per diventare "followers" o "lettori fissi" di uno scrittore in erba, se vi fa piacere u.u)

Stay High Folks <3

Maister94












venerdì 7 ottobre 2016

Insonnia Invernale

"Hai mai avuto uno smarrimento? Hai mai avuto un attimo? Hai mai avuto un attimo di smarrimento? Quando persino dormire ti fa paura, quando chiudere gli occhi e vedere solo nero ti fa sentire indifeso, quei momenti di insonnia in cui senti solo il silenzio, quegli incessanti minuti prima di dimenticare tutto il male.
Quanto vorrei vivere al contrario, dormire di giorno protetto dalla luce del sole e la notte rimanere sveglio e vigile perché al buio, le ombre e i demoni diventano un tutt'uno e bisogna stare con gli occhi aperti pronti a colpire per primi.
Perché ultimamente prendo sonno tardi? Non ho pensieri pesanti in testa e faccio sogni piacevoli, eppure c'è qualcosa che mi terrorizza, non ha forme o colori, esiste e basta, è lì, è essenza di terrore. Ho come un tremolio dentro di me, il timore cresce ogni giorno, non mi sto trovando bene, mi manca qualcosa.
Vi siete mai sentiti soli? Come se le altre persone che vi stessero attorno non facessero parte del tuo mondo, come un senso di non appartenenza, quasi come sentirsi alieni, e ultimamente mi capita di guardare sempre di più il cielo, è forse un segno? Indica qualcosa? So solo che da quando ho scattato una foto al tramonto, tutti hanno iniziato ad alzare la testa in su e a guardarsi intorno restando affascinati da tanta bellezza come se non l’avessero mai vista prima d’allora, è solo una mia impressione? Che giorno è oggi? Ho perso anche la cognizione del tempo, non mi rendo più conto dello scorrere incessante del grande fiume di sabbia, i tre Oneiroi si prendono gioco di me, non vogliono farmi vivere, mi seguono, fanno finta di appoggiare le loro dita sulle mie palpebre e mi lasciano in uno status di insonnia perenne, vogliono sfinirmi, costringermi a stare sveglio e morto, andate via!
Drawing by Giulia Carluccio
Tu, mia piccola rosa dagli occhi di mare profondo, quando vidi il tuo sguardo fu come immergermi nelle limpide acque del mare di Leuca, fu alchimia o amore? Non ebbi mai il coraggio di presentarmi, troppo timido, poco coraggio, un patetico uomo che scappava da ciò che voleva e sognava! Nessuna mai seppe sostituire i tuoi occhi, dopo che ti ebbi per poco e persa in meno tempo, eravamo piccoli e giocavamo a essere innamorati, ci allontanammo, partendo per un viaggio! Abbandonai te, la mia terra, e tu abbandonasti me, il tuo signore, il primo passo di allontanamento fu anche il primo per ritornare e baciare le tue sponde. Nel viaggio che mi manteneva in vita, incontrai maghe circi e sirene, ma nessuna seppe tranquillizzarmi come invece tu riuscivi a fare coi tuoi occhi.
Quanto tempo è passato ormai, non ci riconosciamo più, sono sempre alla tua ricerca, navigo in questo mare che mi è nemico, trascinato dal vento per inerzia, vittima io dell’intero equilibrio e al tempo stesso complice.
Dove sei? Non vedo più le tue mani accarezzare le mie, non sento più il tuo respirare, ciò che sento è il corpo di un’altra ma che non riesce a scaldarmi.
Ho sonno, ho mal di testa, vorrei poter rimanere ancora sveglio, il mio demone decide sempre nei periodi meno opportuni di fare le ore piccole, un giorno ti sopprimerò, ti ucciderò, farò in modo di soffocarti e in questo io potrò riprendere a dormire, o magari mi basterà rivedere quegli occhi blu e non pensarci più"

Maister94

lunedì 3 ottobre 2016

Serve Aiuto?

E mi ritrovo nuovamente steso nel letto a pensare a quanto io sia stato leale e a quanto questo mi faccia stare male, se ci penso io ho sempre chiesto aiuto, nessuno che mi abbia mai chiesto "serve aiuto?", cosa che invece io faccio spesso e mi ritrovo esperienze da cui aumento la mia esperienza e quanta pazienza mi ci è voluta, e usare la gente come droga no non è una scusa, nessuno sa quanto io mi impegni, nessuno che si metta da questa parte e che provi ad alleggerirmi il carico, mi faccio peso delle avventure, porto fardelli che non sono i miei, accompagnato da una compagnia momentanea che presto scorderà il peso che ora porto e che lei portava, ma se ci penso non saprei come fare senza, abbiamo la necessità di non stare soli, di avere una figura accanto che ci dica un grazie di cortesia non sentito come se tutto questo fosse stato fatto come un favore, cosa volete che sia?.
Voi non avete capito l'impegno che ci metto, si voi che mi avete dato un momentaneo rispetto, voi che per anni non mi avete calcolato e adesso mi cercate per avere una mano di cemento. E sono sempre io a non sapere dire di no, perché penso che una volta tanto sarò io a chiedere quella mano ma fino adesso ho visto solo la proiezione del vostro sguardo, una mano di nero fumo attaccata a un braccio di grigia nuvola e io che provo ad aggrapparmi ma cado giù di schiena su un pavimento di vetro rotto e mi ritrovo a contare quanti tagli questa caduta mi abbia provocato più è alto il numero più sono stato d'aiuto, fosse il contrario l'avrei ricevuto. Prendo esempio, capisco di averlo ereditato, si è un difetto di famiglia quello del sembrare sempre nervosi ma in silenzio pensare come sbattersi per dare una mano, mi sacrifico e perdo il mio tempo, faccio per accontentare le persone ed appagarmi di questa buona azione, ma poi mi ritrovo con un grazie detto al volo e un silenzio che non colmo. E se non riuscite a sentirmi forse è perché ho perso l'uso della parola, non riesco più ad usare la mia voce, dimostro a fatti quello che provo, forse è per questo che io amo e loro no, io continuo dritto cercando di accompagnare più persone verso il rettilineo ma se la paura vi consuma, io continuo ad andare avanti e voi tornate indietro, e non significa per forza andare via, scappare non vuol dire non sapere aspettare, il fatto è che se ci fermassimo ad aspettare non sapremmo cosa ci sarà dopo, per questo preferisco bruciare velocemente che spegnermi lentamente.
Fiero di avervi aiutato a superare il vostro ostacolo, continua la mia ricerca del mio muro con la speranza di poter avere in futuro, ai piedi del mio ostacolo, qualcuno che mi dica "serve aiuto?"

Maister94

lunedì 26 settembre 2016

Maledetta Domenica

"Maledette domeniche, dimmi di sì e partiamo per nuove frontiere, improvvisiamo, dammi la mano e partiamo, basta anche solo girare l’angolo, dimmi un po’, parlami, raccontami ciò che fatto è che piani hai per domani, vieni di nuovo a trovarmi, sai che amo la tua compagnia.
Maledette noiose domeniche, la sveglia che non suona, ma dentro la testa baldoria, apro gli occhi, che disordine, li richiudo sperando che mia madre passi a mettere in ordine, mi risveglio ma non è cambiato niente, i vestiti sulla sedia, la porta chiusa, la serranda abbassata e nessun odore di salsa nell'aria, sono cresciuto?
Maledette noiose giornate domenicali, dopo un pranzo preparato con fantasia improvvisata si ritorna in camera, finalmente riordinata, ma non ha il profumo di casa, dove sei mamma?
Maledetti pomeriggi domenicali, apro un libro e provo a studiare ma mi distraggo, metto un po’ di musica per ammutolire il silenzio, manca il brusio dalla cucina, mio fratello che cazzeggia, il cane che scodinzola, mia madre che grida, mio padre che guarda la partita, intorno niente di vivo, guardo i social, mi annoio, provo a studiare ma mi perdo in un ricordo, cerco la giusta foto e parte il film, mille avventure, dalle prime alle ultime, con gli amici di sempre, uniti da un voto infrangibile, un filo invisibile, un patto firmato col sangue, qualcosa di indivisibile, una sensazione bellissima mi pervade la mente, ringrazio di cuore di avervi incontrato, grazie per ogni singolo istante, grazie perché con voi mi sento grande, suona lo scaccia pensieri e ritorno con la mente in testa e i piedi a terra, sono passate ore e sul libro c'è già la polvere, chiudo tutto, faccio una doccia calda.
Maledette sere domenicali, dopo cena non trovo niente da fare, affogo nell'ennesimo film perché non prendo sonno, mi accompagno con una tisana che mi rilassa, spengo la luce, la testa sul cuscino, coperte fin sotto il mento, guardo l'ora, è già l’una e mezza, domani è lunedì, partirebbe una bestemmia, guardo meglio, non ho attivato la sveglia, do un’occhiata in giro, non c'è mamma che mi sveglierà, sono grande? Se mi addormento sul divano mi risveglio nel letto per magia dopo che mi ha accompagnato mio padre? Mi sa di no.
Maledette domeniche, fra 7 ore devo prendere la navetta, pari non passare mai ma la notte non ti risparmi e vai di fretta, maledetta domenica"

Maister94



"La domenica è quel giorno che la mattina hai sonno, il pomeriggio hai mal di testa e la sera hai la paranoia del lunedì"













sabato 24 settembre 2016

La Giornata di un Universitario

"Hai più paura di rimanere al buio o di non dormire? Io ho più paura di bucare le tasche e non saperle ricucire! È triste cucinare per se stessi, figuriamoci solo per sé stessi! Che se poi fai un piatto come si deve da chi ti prendi i complimenti? Con chi parli? Con chi ti intrattieni? Il cellulare a tavola non si usa, accendi la TV e guardi canali con intrattenimenti, puntate già viste e riviste dove ridi per non rimanere in silenzio, ridi così forte da far sembrare la stanza piena, alzi il volume perché la tv si sente appena! Cali sempre un po’ più di pasta, nella speranza che qualcuno ti chiami e ti dica “sto venendo a trovarti, aggiungi un posto a tavola”, gli rispondi “porta pure qualche amico che lo spazio qui avanza!”
Giornate monotone su scrivanie piene di libri, di briciole, di radiazioni, attenzione distratta da vibrazioni, o da ricordi!
Il pomeriggio passa, non oppone mica resistenza, vuole che arrivi subito la sera, fuori le luci si accendono e tu chiudi la finestra, resti all'interno e non sai più che succede all'esterno, potrebbe esserci un’apocalisse zombie, ma finché stai chiuso al sicuro non puoi vedere e quindi non puoi temere.
Ti sei dimenticato di scongelare la carne, ti sei dimenticato che la cena non la preparerà tua madre, sta sera niente piatti sofisticati, si va di cibo in scatola avvolto da contorni preconfezionati, un po’ di frutta se ci sta, ma non c’è niente di dolce, per dirla tutta non c’è nemmeno qualcosa di alcolico, lavi i piatti e passano le ore, nessuno esce più di casa la sera, tutti occupati a stare in relazioni casalinghe da convivenze in costruzione, ma che divertimento c’è? Fa bene scopare, ma ogni tanto l’aria va cambiato anche al cervello e non solo all'uccello che cinguetta uno o due volte al giorno per 20 giorni, poi per una settimana si ferma perché la sua amica è tornata bambina e si sporca le magliette di colore rosso! E non gli puoi nemmeno parlare delle volte, l’incazzatura è facile in quel periodo.
Ma torniamo a noi dal dopocena entusiasmante, la noia è divertente solo se si è in gruppo perché qualcuno propone qualcosa a un certo punto!
E così sono sempre queste giornate, finisco col perdere capelli sul cuscino molto prima delle due di notte, infastidisco il letto infilandomi tra lui e la sua consorte che uso come coperte per coprirmi dal freddo dell’isolamento, per proteggermi dal buio del silenzio.
E la notte illuminata da una luce bianca che non è la luna mi disturba il sonno, a dire il vero sono io che la faccio rimanere accesa! È quindi colpa mia se disturbo il mio sonno già turbato dai miei pensieri? Non ho molte scelte, fosse per me uscirei anche solo, ma mi sentirei ancora più solo anche se sopra ho le stelle, quanto vorrei poterle vedere da vicino, vorrei raggiungerle ma probabilmente sono già morte, forse una di loro mi ha visto da lontano e sta provando a raggiungermi, spero solo non esploda nel tragitto, se cade di qui esprimerò un desiderio, di quelli belli da raccontare a chi non vedi, a chi non senti, a chi non esiste ancora, uno di quelli che porta gioia, mi basta anche che mi porti solo fortuna per questo periodo che è una tortura, non ho un attimo di tranquillità, sta per finire tutto, il conto alla rovescia ha i numeri grandi e me li sento addosso, potessi ricomincerei per poi non finire di nuovo, non è debolezza e non la definirei codardia, se ci pensi scelgo sempre la stessa via, auguro pace e amore a chi mi indica la corretta direzione, ma anche a chi mi manda da tutt'altra parte, è in questo modo che è stato scoperto il nuovo mare, mi ci immergo, qui è bello il silenzio, qui è tutto verde assenzio, allucinazioni senza prezzo, che bello.
Tornando a letto realizzo cosa sto facendo, è tardi, buonanotte, vado via perché domani non lavoro e devo correre più della gazzella che scappa dalla luce dell’alba della morte con la criniera che la vuole mordere"

Maister94


"Un Esame per domarli.
Un Esame per trovarli.
 Un Esame per ghermirli.
 E nel corso di studio incatenarli"









giovedì 22 settembre 2016

Sonno


"Abbraccio ciò che ero e lascio per un attimo ciò che sono, navigo a ritroso su una nave in costruzione, cos'è questa sensazione? Il buio mi divora intorno, ombre si muovono fuggiasche alla ricerca di un appoggio,vorrebbero entrarmi dentro, mentirei se dicessi che non le sento.
Cerco una via di fuga, aria, ho i polmoni chiusi, sogno da vivo ma non percepisco, posso volare, attraverso i muri, silenzio! Vedo anime di carta danzare sul pelo dell’acqua che annegano appena sbagliano, toccherà anche a me? Sono solo carta? Che resterà di me? Non voglio essere un ricordo, non voglio che si parli di me al passato, voglio essere ricordato e presente!
Navigo mari nella mia mente aprendomi a una nuova concezione, posso superare quel limite? Sarà un miglioramento? Ho paura di non poter sopportare una nuova visione! A chi chiedo aiuto? Vago in dune deserte alla ricerca di oasi, sono solo? Amici dove siete? Rivoglio indietro il tempo che ho usato per non fare niente. Mi prenderei a schiaffi! Svegliati! Apri gli occhi! Corri! Insegui il bianconiglio, cado giù nel baratro dell’infinito.
Cerco mezzelune su cui aggrapparmi, scivolo, sempre più giù, dove il buio è sempre più intenso e fitto, nebbie mi avvolgono, le percepisco, vogliono la mia mente, vogliono giocarci e non farmi smettere di cadere, qui la storia si ripete in determinate sere, le palpebre si chiudono a inerzia, cos'è? Sto per vivere? Ci vediamo di la, quarta porta in fondo a destra"

Maister94



"Solo l'Oscuro apre e chiude le strade per Silent Hill"

martedì 20 settembre 2016

Come una Montagna


"E una volta mi sono sentito una montagna, non fraintendete, ciò che intendo non è sentirmi forte e grande, no, come una montagna sono pieno di gallerie scavate da persone che ritenevo amiche ma che mi han usato per arrivare dall'altra parte! e poi? Un ciao senza nemmeno un grazie, migliaia di buchi che scavano dentro, chi scava non lo fa per scoprire cosa nascondi al tuo interno lo fa solo per passarci attraverso! Ti sorridono mentre ti danno la mano, ti salutano mentre ti pugnalano credendo che una montagna resista a tutte queste ferite, credendo che sia immune a tutto questo! Ma la verità è che tremiamo pure noi anche se non sembra, appare che siamo fermi e immobili al contrario di chi aspetta senza pazienza, sopportiamo ad una ad una ogni trivella, resistendo al dolore di ogni giorno sperando che il mattino dopo sia cambiato il mondo, vorremmo fare qualsiasi cosa per aiutare il prossimo sapendo i rischi che si corrono, un altro al posto mio non farebbe lo stesso, mi chiedo allora perché mi capita tutto questo, perché mi capita di non conoscermi guardandomi allo specchio, perché tra tante persone mi sento diverso e solo se sto sotto un palco riesco ad essere me stesso! Urlo le mie emozioni tra le grida della gente anche se so che nessuno le sente, un’atmosfera che mi fa sentire parte di qualcosa, mi giro e mi sento supportato da ogni persona anche se quest'ultima di me non sa niente! Giorni come quello sono rari, bisogna fare il possibile per non dimenticarli, impressi nei ricordi fra tanti anni ritroveremo quelle emozioni che ci hanno spinto avanti e ancora una volta quei brividi attraverseranno tutto il corpo fino a fuoriuscire dai buchi che i cattivi han scavato pronte per essere sprigionate."


Maister94


"E se voi siete qui a questo concerto è perché un po' mi assomigliate, perlomeno di carattere. E se mi assomigliate spesso vi sentite soli, vero? Perché in sto paese la gente come noi si sente sola certe volte[...]Ci si sente soli o no? E invece stasera, vi dico: <<Non guardate sul palco, guardatevi fra di voi. Perché siamo tanti e non siamo soli, cazzo!>>"
(J-Ax - Meglio Live Tour 2012)

lunedì 19 settembre 2016

S.T.F. (Cambio Prospettiva)

"E prendiamo la Sensibilità come un vecchio gioco, uno di quelli da collezione, da mettere in vetrina in un esposizione con una targa che dice “guardate tutti quanto sono coglione”.
E prendiamo la Tristezza come fosse qualcosa che non si vede, che se non la mostri e sorridi sempre nessuno ti chiede se va tutto bene, prendiamola come un lusso da concederci ogni tanto, giusto per far parlare, giusto per non andare, giusto per far vedere a tutti che anche tu hai le lacrime, giusto per sentirsi coccolati come a letto, giusto per far sentire gli altri in difetto, giusto per provare un po’ di affetto, vorresti stare peggio ma va sempre meglio.
E prendiamo la Felicità come fosse un nemico, torturiamola e spezziamoli un dito, buttiamola in prigione insieme al me stesso coglione sperando che inizino ad andare d’accordo, a fare un film porno o ad avere un rapporto, e se nascerà qualcosa, cambierò prospettiva, inizierei a pensare che non vale la pena perdere la vita, ma siamo sempre in crisi, non ci nutriamo di sorrisi e voi che siete sempre felici, ci fate schifo al cazzo, non sono pazzo è che se state attraversando senza guardare vi metto sotto, mica rallento e suono il clacson."

Maister94



"Sceglierò qualche colpevole facendo la conta, qualcuno pieno di soldi che la vita la sfonda, con i vestiti firmati dalla banalità, con l'ignoranza scolpita nel DNA, darò fuoco alle piazze, farò crollare i palazzi, qualcuno a caso pagherà i tuoi sbagli, coprirò le signore per bene e i vicini gentili, vi farò avere paura delle persone infelici! Ora è tardi per dire basta e non mi importa più quanto mi costa! ora dichiaro guerra alla felicità! Ora rado al suolo questa città! Mentre i miei muscoli urlano insorgi, farò qualcosa di folle, brucerò questi sogni o la calma mi ucciderà! 
La calma è la virtù dei morti."
(Voina Hen - Ora Basta)

sabato 17 settembre 2016

Neve


"All'estate preferisco di gran lungo l’inverno, buttato sul divano col camino acceso, serie tv da vedere, accompagnate da una cioccolata calda da bere, è tutto più intenso quando c’è il freddo, ogni singolo movimento sprigiona un calore così forte che se chiudo gli occhi ancora lo sento.
Un rapporto d’inverno è meno fragile perché coperto dalla neve, cadono fiocchi e coprono tutto quello che c’è da vedere con gli occhi, tu sforzati e guarda oltre usando la tua immaginazione, oppure avvicina la tua mano verso il suo cuore e sentirai il calore, speriamo che duri questa neve, copre ogni problema brutto e nero con uno strato bello e bianco, l’unico dilemma rimane quello del riscaldamento, ma avvicinati a me e ci faremo da Sole, sciogliamoci come neve al calore, sperando che non appaiano gli stronzi, a galla, brutti e deformi, come i corpi di noi giovanotti, spero cada di nuovo la neve, in questo modo potrei ricominciare a vedere, come tutti quando d’inverno aprono la finestra per vederla cadere, tutti col naso in su, a vedere scenderla all'ingiù.
Questo è un modo mio di interpretare i rapporti, intensi quanto corti, tranne quelli sessuali, passando ore stando appiccicati, come i cerotti che abbiamo messo qua e là su alcuni ricordi, che non fanno male, ma che volentieri copriresti con strati di neve, dai falla cadere come zucchero a velo sulle torte, dai un sapore diverso a questo pan di Spagna, dammi un bacio e poi porgimi le altre labbra."

Maister94


"Credi sia colpa del sole?! Io mi fidavo di te, è il sale che scioglie la neve, è colpa delle tue lacrime! Un ruscello che parte dagli occhi, scende dalle guance e diventa mare! Fare sesso tutte le sere, non diventa amare!
La neve nasconde lo sporco, leviga gli angoli a primo impatto, sembra tutto così bello, ma è anche tutto così piatto!"
(Two Fingerz feat Dargen D'Amico - Neve)

Viaggio

"Ognuno ha il diritto, non per sua scelta, di prendere il tempo di un’altra persona senza poi restituirlo. Se mi chiedi "Com'è andata?" ti rispondo “Ho finito anche i minuti mi resta giusto qualche secondo”, ho dato a ogni singolo individuo conosciuto senza mai pretendere niente in cambio, forse qualche volta è capitato ma mi rimangio ogni pretesa e nell'attesa faccio un viaggio tra le stelle, la luna ubriaca mi racconta che si sente minacciata dalla sua metà oscurata, io le dico che a noi umani l’ombra è una buona compagna.
Sono ritornato giù con le mani sull'erba facendo su e questa volta ho incontrato due serpenti strisciare, uno più piccolo e uno più grande, mi sembrava stessero per giocare invece, il serpente più grande ha iniziato a mangiarsi quello piccolo ma una mano l’ha salvato all'ultimo minuto facendolo uscire intero e ho capito che ai problemi c’è sempre un rimedio che non sempre è interno e che ci stupisce provenendo dall’esterno.
Il rossore sta svanendo e io non sto capendo, se volo oppure viaggio stando fermo, buttami la cima che ti raggiungo ma apri la finestra, non vedi quanto fumo? Lasciamoci andare a queste nebbie, non le diradiamo ma ridiamoci si, metti a fuoco ancora di più, se senti il battito decelerare stai tranquilla è il segnale, stiamo per decollare"

Maister94


"Per i viaggi che intendo io non t'assisterà il muscolo"
(En?gma - All'Imbrunire)

venerdì 16 settembre 2016

Tempo

"Il tempo scorre veloce in certe ore, passa così in fretta che non fai in tempo a dirgli ASPETTA!, dov’è che vai così di corsa, corri più veloce di uno che ha appena rubato una borsa, dai fermati un po’, raccontami cos'hai visto negli ultimi anni ma non essere stitico, voglio conoscere i minimi dettagli, questa vita buffa è come la prima notte d’amore per una falena, cambia la durata ma non la sostanza.
Da piccolo mi sembravi non passare mai, adesso mi ritrovo ai venti e mi chiedo se ti fermerai; orme sulla riva è quel che siamo, se il mare è il futuro e l’onda il mezzo di trasporto, la sabbia è solo il luogo di passaggio.
Più ti rincorro e più ti vedo lontano, cerco un attimo ma non lo trovo, vorrei sostare ma non posso, questo tempo non aspetta, non importa quanto stretto lo si tenga, il tempo fugge, il tempo va di fretta!
E si potrebbe dire che il tempo fece attimi frenetici, noi siamo esseri cechi truffati da un sistema che riempie di sabbia sottile la clessidra, allungando il tempo della vita ma che accorcia il tempo di viverla"

Maister94


Turbine Magico

"Immerso in un turbine di emozioni magiche, con gli occhi chiusi prende forma un’immagine, mi avvolge come una coperta, il suo respiro mi sussurra all'orecchio mentre le sue dita disegnano onde sulla mia maglietta, la nebbia intorno fa da atmosfera mentre timidi baci prendono vita danzando senza toccare terra, è una sensazione calda e accogliente, mi sento quasi sciogliere, è proprio piacevole, le mani si sfiorano creando brividi, lei mi morde ma non lascia lividi, in un attimo mi dimentico del mondo e navigo in un oceano di magia, un posto ignoto, non ho paura, è quasi alchimia, mi fondo insieme a lei ed è il bacio il rituale magico che inizia con una scintilla e che ci porta via, chissà dove, ma non è importante, voliamo stando sdraiati in un tunnel colorato che porta alla luce quel che deve essere fatto.
Ora siamo qui, abbracciati, quasi incastrati con il tuo respiro che mi sfiora il collo e la tua mano stretta nella mia in segno di protezione quasi stessimo impugnando il nostro scudo, come fosse quotidiano combattere durante il sonno, non facciamoci disturbare questo sogno ma inizio a vedere la terra, ci vediamo presto, aspettami sveglia"

Maister94
Drawing by Francesca Colluto
"Perché tu sei un sogno in pratica, dea astigmatica"
(Dargen D'Amico feat Max Pezzali - Due Come Noi)